Cremazione
Funerali con cremazione
Come si può chiedere la cremazione?
La volontà di essere cremati deve essere manifestata dal defunto oppure dai suoi familiari mediante una delle seguenti modalità:
Disposizione testamentaria del defunto
Iscrizione a un’associazione pro-cremazione, con tanto di certificazione del rappresentante legale
Volontà del coniuge o del parente più prossimo e, se ci sono più parenti dello stesso grado, la maggioranza assoluta di essi, espressa all’ufficiale dello stato civile del comune di decesso o di residenza (nei casi in cui non ci sia una disposizione testamentaria o una qualsiasi altra espressione di volontà lasciata dal defunto)
Volontà espressa dai legali rappresentanti per le persone interdette e per i minori.
Chi autorizza la cremazione?
Secondo la legge, tale compito spetta all’ufficiale dello stato civile (sindaco o suo delegato) del comune di decesso. Tale autorizzazione è rilasciata dopo aver acquisito un certificato del medico necroscopo, che attesti l’assenza di qualsiasi sospetto di morte dovuta a reato oppure il nulla osta dell’autorità giudiziaria nei casi a essa segnalati di morte sospetta o improvvisa.
Ci sono casi in cui la cremazione è a spese del Comune?
Nei casi di indigenza comprovata del defunto, la legge prevede che oneri e spese derivanti dalla procedura di cremazione e dagli adempimenti cimiteriali possano essere sostenuti (nei limiti delle ordinarie disponibilità di bilancio) dal comune di ultima residenza della persona deceduta, indipendentemente dal luogo in cui si effettua la cremazione.
Chi stabilisce quali sono i criteri per beneficiare della cremazione a spese dello Stato?
Sono le leggi regionali e le normative locali a definire i criteri e i requisiti per ottenere la cremazione a spese dello Stato.
Come funziona la dispersione delle ceneri?
La dispersione è consentita, sempre però, rispettando la volontà del defunto. È regolamentata dalla legge e può avvenire solo in aree a ciò appositamente destinate, ad esempio: dentro un cimitero oppure in natura o ancora, in aree private. Nel caso di dispersione in aree private, innanzitutto, è necessario farlo all’aperto e bisogna avere il consenso dei proprietari. Le ceneri non possono essere disperse nei centri abitati, mentre si può farlo in mare, nei laghi e nei fiumi, ma solo nei tratti liberi da manufatti e natanti.
Chi può effettuare la dispersione delle ceneri?
La legge determina anche chi può concretamente disperdere le ceneri di un defunto. Secondo il nostro ordinamento giuridico, tale compito spetta: al coniuge o a un altro familiare che ne ha diritto; all’esecutore testamentario o al rappresentante legale dell’associazione pro-cremazione riconosciuta alla quale il defunto era iscritto; al personale autorizzato dal Comune.
Come è regolamentata la conservazione delle ceneri di un defunto?
In alternativa alla dispersione è anche possibile conservare le ceneri di un defunto, in tali casi l’urna può essere tumulata, inumata o affidata ai familiari. La legge prevede che l’urna sia sigillata e che presenti i dati anagrafici del defunto.
Come funziona la custodia in abitazione delle ceneri di un defunto?
Per poter conservare le ceneri di un familiare defunto in casa, è necessario che:
Il defunto abbia specificato tale volontà
L’urna sia sigillata
Siano presenti i dati anagrafici del defunto.
La consegna ai parenti del defunto deve essere verbalizzata e bisogna garantire che nel luogo in cui l’urna è collocata non possa essere profanata e neppure spostata. Se si prende in custodia un’urna cineraria questa non può essere liberamente trasferita in un’altra abitazione, per effettuare uno spostamento serve un’autorizzazione specifica dal comune dove è affidata.